regina linea igienica

Sono diversi i mieli prodotti nella provincia di Rimini.

Negli ultimi anni diversi comuni che prima appartenevano alla Regione Marche, sono passati sotto la giurisdizione della Regione Emilia Romagna e sono entrati nella provincia di Rimini.

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Un territorio così variegato, che parte dal mare ed arriva in Appennino ci regala una vasta gamma di mieli che potrete trovare dai nostri soci.

il prodotto principale è il millefiori, che può essere suddiviso in due tipologie; quello di collina e pianura e il miele  del Montefeltro.

La mancanza di un’agricoltura industriale, la ricchezza di pascolo dovuto sia alle foraggere sia ad un’ampia varietà boschiva che fornisce polline in quantità, l’importante diffusione dell’agricoltura biologica, fanno di questo territorio un sito strategico per la produzione di miele di alta qualità!

La dizione ” millefiori del Montefeltro ” è particolarmente importante, in quanto già dagli anni ’70 gli apicoltori più importanti del Riminese utilizzavano questa denominazione di origine per la valorizzazione del loro miele.

Ma vi sono anche altri mieli prodotti in provincia; l’Associazione, tramite corsi di aggiornamento, stimola e favorisce la capacità dei soci per saper offrire prodotti di qualità e rispondenti ai parametri di ogni singolo miele.

Ecco un elenco di quelli producibili nel nostro territorio o nelle aree adiacenti. Cliccando sul prodotto verrete rimandati alle schede delle caratteristiche.
il miele di Acacia, che però solo negli anni migliori ha caratteristiche chimico-fisiche e gustative tali da meritare l’appellativo.
Il miele di Tiglio, che anche se è prodotto principalmente lungo i viali  ha spesso caratteristiche eccellenti.
Il miele di Sulla, raramente prodotto nell’Alta Val Marecchia, spesso eccellente
Il miele di Bosco o Melata, prodotto extrafloreale raccolto grazie all’intervento della cicalina metcalfa pruinosa o da parte di rincoti.
Il miele di Coriandolo, spezia la cui coltivazione negli ultimi anni è stata protagonista di un’ampia diffusione.
Il miele di Erba Medica, di produzione non costante ma abbondante in alcune annate.

Miele di Lupinella, uno dei mieli più apprezzati, ormai rari. Delicato, chiarissimo come l’acacia, cristallizza diventando bianco latte. Si produce raramente solo in Appennino.
Il miele di Ailanto, di produzione abbastanza nuova e dal gusto interessante.
Il miele di Edera , miele raro di grande particolarità e di difficoltà estrattiva, dal gusto che ricorda il corbezzolo ma di sapore dolce.

Molti consumatori si chiedono come facciano gli apicoltori a distinguere un miele da un’altro? E poi le api non volano dove vogliono?

Certo, le api volano dove vogliono, ma in un raggio di 1 o 2 km, possono allontanarsi anche a distanze maggiori, ma in quel caso tornano all’alveare con poco raccolto. Il raggio di volo medio affinché il bottino sia abbondante varia dai 600 metri ad un 1,5 km.

Quando una colonia di api si trova in un areale dove la maggior parte delle infiorescenze è dello stesso tipo, ad esempio un bosco di Robinie (acacia) o di castagno, la maggioranza delle bottinatrici si dirigerà sulla stessa pianta, dando vita ad un raccolto monofloreale. Quando le piante nettarifere sono diverse senza predominanze si otterrà un miele poliflora, detto “millefiori”.

L’apicoltore esperto saprà valutare la rispondenza alle caratteristiche richieste per la dizione di un miele monoflorale in base al colore e al sapore.

In caso di dubbi potrà inviare un campione del miele a fare analizzare.